L’ultimo Alvaro

La ricerca prende avvio dall’enigma di un appunto trovato tra le carte dell’autore sulla conclusione di Belmoro, il romanzo incompiuto di Alvaro, dove, al di là degli scarni microintrecci, è l’incidenza di una frase ad alto potenziale di connotazione a sollecitare, su precise parole tema, un’indagine che, per l’ultimo Alvaro, in realtà sommuove le file dell’intera produzione. Si tratta di desumere la struttura profonda di un testo che, nella complemementarietà mitopoietica di talune voci, codifica la testimonianza di un impegno quale difesa degli archetipi della maternità e dell’arte.

Al centro dell’analisi è un romanzo che, assumendo le istanze del genere fantascientifico sembra sovvertire l’immagine più canonica dello scrittore calabrese.