Principali norme grafiche per la rivista Analecta Papyrologica
Il testo deve essere il più corretto possibile: l’autore avrà diritto a un solo giro di bozze, senza eccezioni. Il testo va fornito in Word 2004-2007 (estensione .doc) e in pdf.
• Le immagini in buona risoluzione (possibilmente .tiff, o .JPG; non .pdf) vanno inviate in file singoli e non devono essere inserite all’interno del testo nel file di word. In quest’ultimo va inserita solo l’indicazione della posizione della figura.
• È preferibile evitare la bibliografia all’americana, inserendo i riferimenti direttamente nel testo.
Struttura:
• Titolo del contributo in maiuscolo
• Font: Times New Roman per il testo in lingua moderna e latino.
• IFAO-Grec Unicode per greco e copto (badando alla distinzione dei simboli per i punti sotto le lettere incerte: differenziare tra il punto in presenza della lettera e il punto sotto la lettera assente).
• Si raccomanda attenzione per l’accentazione greca.
• Interlinea singola.
• Corpo del testo principale: 11 pt.
• Corpo delle note: 9 pt.
• Corpo del commento ai testi nelle edizioni di papiri: 10 pt.
• Il commento deve essere puntuale, con l’indicazione del rigo di riferimento, con numero e punto in grassetto. Es. 8. Il testo che si legge ecc. Nel caso in cui al numero in grassetto segua la parte del testo da commentare, separare quest’ultima dal commento con : senza alcuno spazio prima. Es. 15. Σαρ[απίω]ν: un Sarapion ecc.
• Qualora ci sia un apparato critico dopo la trascrizione del testo, il corpo da usare è 8 pt e ogni rigo di riferimento va introdotto dal numero in grassetto seguito dal punto altrettanto in grassetto (es.: 3. ἂν μεταποιού]μενοϲ suppl. Crönert).
• Nel caso di saggi divisi in più sezioni, aggiungere il simbolo § prima di ogni titolo.
• Chiudono l’articolo la città dell’autore, la firma per esteso e l’indirizzo mail prescelto tra parentesi accanto al nome. Si prega di segnalare anche l’Istituzione di appartenenza e keywords in italiano e in inglese.
• Il contributo, in una qualunque delle lingue ammesse (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo), deve essere corredato alla fine di un abstract in inglese.
Principali criteri:
• Per le sigle dei papiri, servirsi della Check-List online (http://www.papyri.info/docs/checklist) e usare la forma grafica: P. Oxy. (in corsivo e con lo spazio unificatore dopo P.).
• Dopo la sigla del papiro, segue l’indicazione del volume in numeri romani, e il papiro in numeri arabi. Dopo una virgola e uno spazio, l’indicazione dei righi, senza r./rr. o l./ll. Es. P. Flor. I 82, 2.
• Per le misure dei reperti scritti deve essere indicata prima la larghezza e poi l’altezza.
• cm va messo prima dell’indicazione numerica, che andrà espressa in numeri arabi con la virgola (non punto) prima dei decimali.
• nelle misure in cm, usare l’apposito simbolo × (tra i simboli di IFAO-Grec Unicode) – e non x –, preceduto e seguito da uno spazio.
• Le date antiche vanno espresse con il numero dell’anno seguito, senza spazi, da a (= ante Christum natum) oppure p (= post Christum natum) in apice. I secoli vanno indicati con il numero romano seguito dalla stessa indicazione in apice. Es. 2.5.412p; IVp; Ia-Ip.
• recto e verso vanno in corsivo, anche quando sono ridotti alla sola lettera iniziale accanto al numero del papiro (PSI I 10r, 2).
• - (trattino corto) senza spazi: tra i numeri di pagina, i luoghi di edizione e gli autori.
• I richiami delle note vanno attaccati alla parola corrispondente prima della punteggiatura.
• Evitare il più possibile l’indicazione di siti web, a meno che non siano url stabili. Ogni citazione va inserita dentro parentesi uncinate < >.
• Per citazioni da altre edizioni o discorsi, usare le virgolette a caporale « ».
• Per citazioni di singole espressioni, o all’interno di lunghe citazioni racchiuse tra virgolette a caporale, usare le doppie virgolette alte “ ”.
• Per evidenziare singole parole, usare le virgolette semplici ‘ ’.
• Rispettare corsivo/non corsivo nelle sigle: TM, LDAB, LSJ e MP3.
• Per i papiri letterari citare sempre in parentesi i numeri di TM, LDAB, MP3. Per i papiri documentari non citare alcun database (TM); inserire tuttavia tra parentesi località di ritrovamento (se nota) e datazione del papiro.
• Le parole straniere (ivi compreso il latino, ad esclusione della trascrizione del testo se lo si sta pubblicando) vanno messe in corsivo.
Principali abbreviazioni
• confronta: cf. (non cfr.)
• editio/editor princeps: ed. pr. (corsivo e con spazio unificatore)
• exeunte: ex. (per la fine del secolo in una datazione)
• ibidem: ibid. (per citare lo stesso articolo/volume citato immediatamente prima)
• ineunte: in. (per l’inizio del secolo in una datazione)
• linea/linee: l./ll.
• nota/note: nt./ntt.
• numero/numeri: nr./nrr.
• pagina/e: p./pp.
• per esempio: e.g. (corsivo e senza spazi)
• rigo/righi: r./rr.
• sub voce/vocibus: s.v./s.vv. (corsivo e senza spazi)
Bibliografia
• Si prega di non usare le forme ss. o ff. per i numeri di pagina: i numeri di pagina vanno indicati tutti per esteso, ovvero il primo e l’ultimo dell’articolo: per es. pp. 135-139 (non 135ss.; 135f.; 135-9 o 135-39).
• Tra le abbreviazioni di due o più nomi di un autore non vanno inseriti spazi. Es. T.M. Hickey.
• Per i nomi degli autori e delle opere antiche si veda il LSJ9.
• Articoli:
Iniziale del nome, punto e spazio; cognome in maiuscoletto; virgola; titolo in corsivo; virgola «nome della rivista abbreviato»; numero della rivista (espresso come nel frontespizio: se il numero è romano tale deve rimanere: Es. «AnPap» XXV, non «AnPap» 25); (anno); virgola; pp. + spazio unificatore; primo e ultimo numero di pagina di tutto l’articolo separati dal trattino corto; virgola; in part. pp. + spazio unificatore; numeri di pagine puntuali.
Es. R. Pintaudi, A Wessely quel che è di Wessely, «AnPap» XXV (2013), pp. 279-306, in part. pp. 304-305.
• Per le abbreviazioni delle riviste si veda https://library.duke.edu/rubenstein/scriptorium/papyrus/
texts/clist.html>, tuttavia
• Analecta Papyrologica va abbreviato: «AnPap» (non «An.Pap.», «A.Papyrol.» o «Anal.Pap.».
• Saggi (in volumi miscellanei, atti di convegni, etc.):
Iniziale del nome, punto e spazio; cognome in maiuscoletto; virgola; [eventuale trattino corto senza spazi seguito dall’iniziale del secondo nome, punto e spazio; cognome in maiuscoletto; virgola;] titolo in corsivo; virgola; ‘in’; iniziale del curatore, punto e spazio; cognome in maiuscoletto; a cura di, oppure ed., éd., Hrsg. a seconda della lingua in cui è scritto il volume oggetto di citazione tra parentesi tonde; virgola; titolo del volume in corsivo; virgola; eventuale collana tra parentesi tonde seguita senza virgola dal numero (arabo o romano a seconda del frontespizio); virgola; pp. + spazio unificatore; numeri delle pagine uniti dal trattino corto.
H. Maehler, Dal libro alla critica del testo, in G. Cavallo-E. Crisci-G. Messeri-R. Pintaudi (a cura di), Scrivere libri e documenti nel mondo antico, (Papyrologica Florentina XXX), Firenze 1998, pp. 13-23, in part. p. 16.
• Volumi:
Formula usata come per i singoli contributi:
G. Cavallo-E. Crisci-G. Messeri-R. Pintaudi (a cura di), Scrivere libri e documenti nel mondo antico, (Papyrologica Florentina XXX), Firenze 1998.
- L’abbreviazione della curatela va espressa secondo la lingua del volume citato: (a cura di), (éd.), (eds.), (Hrsg.).
- Quando i curatori sono più di cinque, scrivere solo il primo nome in maiuscoletto facendo seguire et al. (minuscolo e corsivo).
• Quando si cita un contributo dalla seconda volta in poi va eliminata l’iniziale del nome, riprese una o due parole del titolo in corsivo, seguite da ‘cit. nt.’ e il numero della nota in cui la citazione si trova per la prima volta, con le sole pagine a cui si ci riferisce nella circostanza dalla seconda in poi.
Es.: Maehler, Dal libro cit. nt. 2, pp. 15-16.
• Quando il nome/i nomi dell’autore/degli autori si ripetono nella stessa frase o paragrafo, vanno sostituiti con Id. (per il maschile), Ead. (per il femminile), Iid. (per il plurale).